Mentre l'OMS, recentemente, ha dichiarato l'inesistenza di una patologia chiamata sindrome da alienazione parentale, la nostra giustizia segna un punto importante riguardo al riconoscimento della denigrazione della figura dell'altro genitore.
Recentemente, infatti, il Tribunale di Castrovillari si è pronunciato, non solo riconoscendo la sussistenza della sindrome da alienazione parentale, ma addirittura stabilendo che i minori venissero affidati in via super esclusiva al genitore che ha subito una simile situazione.
Ma andiamo con ordine.
Ci stiamo muovendo sul campo non di una separazione o divorzio, ma di un ricorso per la regolamentazzione dei figli nati da convivenza more uxorio.
Nel corso di detto procedimento, infatti, la CTU ha ravvisato una preoccupante situazione alienante, in cui il genitore collocatario aveva messo in pratica una vera e propria campagna di denigrazione dell'altra figura genitoriale, volta a distruggerla e sostituirla.
All'esito di ciò, il Collegio ritenne inopportuno affidare immediatamente i bambini al padre e, pertanto, li affida ad un Consultorio che avrebbe svuto l'onere, ferma restando l'affidamento presso la madre, di ricostruire il rapporto con il genitore alienato in manier agraduale e non traumatica.
Tuttavia, anche in questa situazione è stato ravvisato che il genitore collocatario si sia adoperato per evitare in ogni modo la ricostruzione del rapporto, situazione che ha portato alla collocazione dei minori in una casa famiglia.
In questo frangente, hanno recuperato prontamente il rapporto con il genitore alienato: proprio questa circostanza ha deposto a favore dell'esistenza di una situazione alienante.
Infatti, se i minori avessero avuto vero motivo di risentimento i sfiducia verso il genitore non ne avrebbero recuperato la fiducia in maniera così veloce.
All'esito del percorso fatto dai minori, il Collegio decide per l'affidamento esclusivo al padre, riconoscendo alla madre un comportamento fortemente alienante che si è concretizzato sotto vari aspetti, anche durante la collocazione presso la Casa Famiglia.
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