ASSEGNO UNICO PER I FIGLI: CHIARIMENTI

Notizia delle ultime ore è l'approvazione e l'ormai prossima entrata in vigore del cd. assegno unico per i figli, ossia della misura che andrà a inglobare tutti i microbonus oggi previsti per il sostegno alla genitorialità. Ma vediamo di fare un po' di chiarezza.

Con il termine assegno unico si intende l'erogazione di un sostegno economico dell'importo variabile tra i 50 e i 175 mensili (con maggiorazioni per famiglie con figli disabili o con più di 4 figli), che verrà riconosciuto a chi risiede in Italia da più di due anni, previa presentazione dell'ISEE, in proporzione al reddito ma per il quale comunque non è previsto un reddito massimo: ciò significa che lo riceverà chiunque, ma proporzionato al proprio reddito.

E' previsto anche per i lavoratori autonomi, dal settimo mese di gravidanza al 21mo anno di età del figlio.

L'assegno andrà a sostituire una serie di misure già previste, come il bonus nascita, il bonus mamma domani e gli ANF, nonchè le detrazioni per figli a carico., mentre invece non verranno soppressi bonus asilo nido, congedo parentale e permessi giornalieri per allattamento.

Dal prossimo mese di gennaio sarà possibile presentare la domanda per l'assegno unico, che verrà erogato dal mese di marzo.

La domanda andrà presentata all'INPS da entrambe i genitori: sul punto, il Presidente INPS ha fornito alcune dichiarazioni.

Ed infatti, qualora uno dei genitori non completasse la domanda, il bonus verrebbe erogato nella misura del 50% solo al richiedente.

Si è poi evidenziato un nodo importante che il decreto attuativo dovrà sciogliere: in caso di affidamento condiviso, ma collocazione prevalente presso un genitore, potrà essere previsto che venga erogato direttamente al 100% al genitore collocatario.