I social sono ormai parte integrante della nostra vita e hanno eliminato il filtro tra web e vita reale.
Usiamo le piattaforme social come se fossero il salotto di casa e, in molti casi, ci dimentichiamo del fatto che il web e' una landa sconfinata, in cui non e' bene condividere dati sensibilissimi e personalissimi.
Tra le varie considerazioni che possiamo fare sull'opportunita' di condividere la nostra vita sui social merita senz'altro una menzione particolare la pubblicazione di foto dei nostri figli minori.
Chiunque usi un qualunque social non potra' essersi fatto una propria idea sul fatto che compaiano foto di bambini, ancorche' coperti da emoticon o immagini.
Ebbene, sappiate che la giurisprudenza si e' trovata a pronunciarsi anche su questo.
E, di fatti, il considerando n. 38 del Reg. UE 678/2016 sancisce che i minori necessitino di una specifica protezione per i propri dati personali e che sotto i 14 anni (la normativa europea dice 16, ma quella italiana di adeguamento al Cod. Privacy stabilisce un diverso limite) sia obbligatorio il consenso di entrambe i genitori.
Sui social, poi, la tutela e' e deve essere ben maggiore, considerando la maggiore pericolosita' data dall'incontrollabilita' dello strumento e dal possibile cattivo utilizzo di dette immagini da parte di terze persone.
Vediamo ora qualche esempio di vicende che si sono delineate.
Premettendo che la pubblicazione debba avvenire con il consenso di entrambe i genitori, poniamo il caso in cui a dissentire sia proprio il figlio sedicenne.
Questi ha tutto il diritto, come detto poco sopra, di opporsi alla pubblicazione della propria immagine o parti di vita. E' quanto sancito recentemente dalla Cassazione, la quale ha sancito un diritto ad autodeterminarsi e a tutela della propria immagine.
Il terreno si fa ancora piu' scivoloso in caso di coniugi separati.
Come precedentemente detto, occorre il consenso di entrambe genitori a pubblicare le foto dei propri figli minori sul web.
Ne consegue che cio' diventi non agevole in caso di coppie separate: il Tribunale di Mantova ha recentemente diffuso un modello di conclusioni congiunte, in cui le parti si pongono il reciproco divieto di pubblicare le foto dei figli sui social, con il preciso obbligo di rimuovere quelle esistenti.
Una simile soluzione non vuole solo evitare inutili scambi di autorizzazioni, ma in primo luogo tutelare l'immagine del minore.
Da ultimo, va segnalata l'ordinanza del Tribunale di Rieti del 7 marzo 2019 che si e' pronunciata su dette condotte attuate dai nuovi compagni dei genitori.
Dopo l'excursus fatto, appare pacifico che uniche persone autorizzate a gestire la figura e l'immagine dei figli minori sono i loro genitori.
Ne consegue che sicuramente non potranno pubblicare fotografie sui social i nuovi compagni dei genitori.
Sul punto, il Tribunale di Rieti ha accolto il ricorso di una madre che chiedeva la rimozione immediata delle immagini postate dalla nuova compagna dell'ex e ritraenti i figli minori senza che vi fosse il consenso espresso di entrambe i genitori.
Aldila' della presenza o meno del consenso, pero', va ricordato, ancora una volta, l'incontrollabilita' della diffusione dei contenuti sui social che, anche in presenza di consenso dei genitori, costituisce comunque un pregiudizio per il minore
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