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I RITI ALTERNATIVI NELLA PROCEDURA PENALE ITALIANA

Writer's picture: Avv. Camilla FascioloAvv. Camilla Fasciolo


Il nostro codice prevede la possibilita', a determinate condizioni, di accedere a riti speciali.

Alcuni di essi sono definiti anche premiali, poiche' quale contrappeso ad una compressione della difesa dell'imputato prevedono sconti di pena.

Andiamo con ordine.

- Giudizio abbreviato (artt. 438/443 c.p.p.): con il g.a. l'imputato evita interamente il dibattimento, poiche' la decisione viene presa allo stato degli atti. E' annoverato tra i giudizi premiali, poiche' prevede vari sconti, in base alla pena comminata, per chi ne usufruisce. Il g.a. viene attivato SEMPRE su richiesta dell'imputato a pena di decadenza all'udienza preliminare o prima dell'apertura del dibattimento, se a citazione diretta. Puo' essere ordinario, quando l'imputato chiede di essere giudicato sui soli atti di iindagine raccolti dal P.M., oppure condizionato, qualora la richiesta sia condizionata ad un'integrazione probatoria, cioe' all'assunzione di una fonte di prova individuata ed indicata dall'imputato. Se, a seguito dell'integrazione, il P.M. muta l'imputazione, puo' essere revocata la scelta dell'abbreviato. In caso di sentenza di condanna, la pena viene ridotta di un terzo o, in caso di ergastolo, viene convertita a trent'anni di reclusione se on c'e' isolamento, in caso contrario, viene eliminato l'isolamento.

- Applicazione pena su richiesta delle parti (artt. 444 - 448): meglio conosciuto come patteggiamento, e' un procedimento predibattimentale e di tipo premiale. E' costituito da un accordo tra P.M. e imputato, che chiedono al giudice di applicare una pena gia' determinata nella specie e nell'ammontare, diminuito di un terzo, purhce' non superi i 5 anni, da soli o congiunti ad una pena pecuniaria. Alcuni delitti (come la violenza sessuale, pedopornografia ed altri)pongono il tetto massimo dei due anni.

La richiesta puo' essere avanzata anche iin indagini preliminari e, comunque, non oltre l'apertura del dibattimento in caso di citazione diretta a giudizio, oppure in udienza prelimianre. Il giudice non puo' sindacare sulla scelta del rito, ma puo' rigettare la richiesta qualora non ritenga corretta la quantificazione della pena o il computo delle circostanze. L'imputato, qualora ne ricorrano i presupposti quantitativi, puo' subordinare l'accordo alla concessione della sospensione condizionale. La sentenza e' inappellabile, ma ricorribile per Cassazione. Se trascorrono 5 anni (2 in caso di contravvenione) senza reati della stessa indole, il reato si estingue.

- Giudizio direttissimo (artt. 449- 452 c.p.p.) : E' un rito speciale dibattimentale, non premiale, azionabile unicamente dal P.M.. Non prevede l'udienza dibattimentale e giunge direttamente alla fase dibattimentale, sul presupposto di una particolare evidenza della prova. Il P.M. per attivarlo deve rispettare due requisiti: la presunta evidenza della prova (tipica del'arresto in flagranza) e un termine massimo di 15 giorni per l'attivazione del rito. In ogni caso, l'imputato puo' scegliere un altro rito alternativo.

- Giudizio immediato (artt. 453 - 458 c.p.p.): come quello direttissimo, e' un procedeimento non premiale, attivabile solo dal P.m. o dall'imputato, che in ogni caso salta l'udeinza prelininare e approda direttamente in dibattimento. Se il rito e' richiesto dal P.M., occorre che sussista il requisito della particolare evidenza della prova o, comunque, entro 180 giorni dall'esecuzione della misura o 90 dall'iscrizione della notizia di reato. Dovra' quindi fare richiesta al G.I.P. , che se riterra' sussistenti i requisiti, emettera' il decreto di giudizio immediato. L'imputato che voglia altro giudizio alternativo deve, a pena di decadenza, farne istanza entro 15 giorni dalla notifica del decreto di giudizio immediato.

Come anticipato, il giudizio immediato puo' essere chiesto anche dall'imputato, dopo la notifica della fissazione dell'udienza preliminare oppure dopo la notifica del decreto penale.

- Procedimento per decreto (artt. 459 - 464 c.p.p.): Si tratta nuovamente di un procedimento speciale attivato unicamente dal P.M., che ha la funzione in particolari casi di evitare sia il dibattimento che l'udienza preliminare. Puo' chiedere al G.I.P. l'emissione del decreto ogni volta che ritenga applicabile una pena pecuniaria in luogo di quella detentiva. Detta richiesta deve, comunque, esser emotivata ed intervenire entro 6 mesi dalla iscrizione nel registro delle notizie di reato. Il decreto puo' essere opposto entro 15 giorni dal ricevimento: l'opposizione puo' anche non essere motivata, ma deve contenere a pena di decadenza la richiesta di un rito alternativo qualora si voglia avanzare, in difetto si procedera' con la citazione diretta a giudizio. Il decreto non opposto diviene esecutivo. Il pagamento della sanzione puo' anche prevedere la sospensione condizione o essere pagato a rate. Dopo 5 anni ( 2 se contravvenzione) il reato si estingue se non se ne e' commessi altri della stessa ndole.

- Sospensione del processo con messa alla prova (artt. 464 bis - 464 octies): inizialmente previsto per il solo procedimento per minorenni, dal 2014 e' entrato a far parte anche del procedimento a carico dei maggiorenni. E' richiedibile solo per i reati puniti nel massimo fino a 4 anni, e purche' si sia proceduto al risarcimento dei danni e il giudice possa compiere una valutazione di non recidiva. Alla richiesta, da presentare in udienza preliminare o prima dell'apertura del dibattimento, deve essere allegata la richiesta di elaborazione di programma dall'UEPE e la disponibilita' di un ente. Il Giudice, valutata la sussistenza dei rpesupposti, sospende il processo per un termine che va dai 6 ai 12 mesi, assegnando un monte ore per i lavori, al termine dei quali verra' svolta un'udienza per valutare l'esito della MAP. in caso di esito positivo, il reato si estingue. La MAP puo' essere chiesta per una sola volta e puo; farsi richeista anche in corso di indagini preliminari. Qualora l'ente preposto al controllo durante l'esecuzione dei lavori rilevi la violazione delle prescrizioni, puo' essere revocata l'ordinanza di ammissione della MAP.


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