In questi giorni ha destato sgomento e stupore l'uccisione di Maria Paola Gaglione ad opera del fratello.
Agli occhi di una mentalità retrograda, Maria Paola era colpevole di essersi innamorata di Ciro, nato femmina.
La vicenda, unitamente ad una serie di commenti beceri ed ignoranti, ha riportato alla ribalta l discussione intorno alla proposta del ddl ZAN.
Destò non poco scalpore, qualche mese fa, la prposta di introdurre il reato di omotransofobia, ma in cosa consiste questa previsione?
A differenza di molti paesi europei, in Italia non esiste una legge ad hoc che punisca le discriminazioni e i discorsi di odio contro persone lgbtq.
Il primo tentativo di introdurre una legge contro l’omofobia risale al 1996, quando l’allora deputato di Rifondazione comunista Nichi Vendola presentò una proposta, che non fu approvata.
La proposta di legge oggi in discussione prevede modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione introducendo anche i motivi di orientamento sessuale o identità di genere.
Inoltre, verrebbe modificato il decreto-legge 26 aprile 1993, numero 122 (noto come legge Mancino) che punisce l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o di nazionalità, modifiche all’articolo 90-quater del codice di procedura penale e al decreto legislativo 9 luglio 2003, numero 215.
La legge istituisce inoltre una giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, e inserisce misure per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere e per il sostegno alle vittime.
Chi contesta la proprosta ritiene che, così facendo, si introdurrebbe il reato di opinione.
Certo è che il testo presentato, che è frutto della fusione di cinque diverse proposte di legge, sicuramente non ha convinto in molti.
Sono infatti oltre un migliaio gli emendamenti proposti al testo di legge, che ancora deve ottenere il vaglio del Senato.
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