Il Consiglio di Stato torna a pronunciarsi sulla legittimità degli obblighi previsti dai DPCM per gli studenti e, in particolare, sull'obbligo di mascherina a scuola.
Già qualche mese fa, infatti, la giustizia amministrativa si era espressa su detto punto, relativo, però al DPCM 4 Novembre 2020.
Prima il TAR, poi il Consiglio di Stato avevano infatti rilevato un difetto della motivazione, tuttavia sanato poi nei decreti successivi.
In ogni caso, già in detta sede, la giustizia amministrativa aveva ritenuto che non potesse pronunciarsi sul merito della correttezza di una simile imposizione.
Recentemente, dunque il Consiglio di Stato è stato nuovamente investito della pronuncia in merito all'obbligo della mascherina per gli studenti previsto dal DPCM 2 MARZO 2021 (Cons. Stato, Sez. III, decreto 1511 del 22 marzo 2021).
Il Consiglio, infatti, è stato investito della questione a seguito del rigetto da parte del Tribunale Amministrativo Regionale di misure cautelari sull'ultimo Decreto e, confermando il provvedimento del TAR Lazio, evidenzia altresì che per il riconoscimento di eventuali danni è necessario che sia prodotta agli atti documentazione scientifica concernente l’impatto psico-fisico sugli studenti delle varie classi di età, giacché, ad esempio, la stessa O.M.S. raccomanda trattamenti e cautele specifiche per la fascia 6-12 anni e diversi principi per gli studenti meno giovani.
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