Capita di frequente che la fine di un'unione non tocchi solamente i diretti interessati, ma anche i loro famigliari.
Il nostro ordinamento riconosce agli ascendenti precisi diritti e doveri.
Ma chi sono gli ascendenti?
La definizione, non legiferata, presuppone una valenza ben piu' ampia di quella del parlato comune, che identifica gli ascendenti come i soli nonni, includendo dunque anche i collaterali e gli affini.
Non tutte le norme che parlano di ascendenti, dunque, si rivolgono ai soli nonni, ma riguardano un pubblico ben piu' ampio.
Fatta questa doverosa premessa, andiamo a vedere quali sono le tutele e gli obblighi previsti per i nonni quando il nucleo famigliare del proprio figlio si disgrega,
La L. 219/2012 ha parificato, sulla carta, il ruolo dei nonni materni e paterni anche nei casi di figli nati fuori dal matrimonio: fino ad allora, infatti, il rapporto di parentela si instaurava solo nei confronti dei nonni materni.
La riforma del diritto di famiglia eliminando la differenza tra filiazione naturale e legittima ha risolto questo problema.
L'art. 2 della stessa legge ha poi riconosciuto il diritto degli ascendenti a mantenere un valido rapporto con i nipoti.
Viene dunque introdotto, nel nostro ordinamento, l'art. 317 bis c.c., che consente ai nonni cui non sia consentito, o venga ostacolato, il rapporto con i propri nipotini di ricorrere al Tribunale dei Minori per veder tutelato il proprio diritto a svolgere un ruolo nella vita dei nipoti.
Si badi, pero': questo diritto non e' assoluto e viene invero definito con precisione.
Infatti, la possibilita' di mantenere un rapporto non potra' mai concretizzarsi in una oggettiva intrusione nella vita del figlio/a, con l'imposizione di regole educative fino alla sostituzione con il genitore.
Inoltre, puo' essere fortemente limitato nell'ipotesi in cui i rapporti con i figli siano conflittuali o in caso di incapacita' educativa.
Ovviamente, simili tutele sono riconosciute anche in caso di fine della convivenza.
Oltre ai diritti, pero', i nonni hanno anche doveri.
Tra questi, il codice civile riconosce il dovere al mantenimento della prole quando i genitori manchino o siano impossibilitati.
L'intervento dei nonni non e' automatico, ma deve essere stabilito dal Presidente del Tribunale competente.
Vi puo' ricorrere chiunque vi abbia interesse e la procedura e' esente dal pagamento del contributo unificato.
Possono essere chiamati alla sostituzione sia i nonni materni che quelli paterni, a prescindere dal legame con il genitore inadempimente, e l'ammontare del contributo non viene ricalcolato sulle effettive disponibilita' dell'ascendente.
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